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Perchè un diario:
Credo che condividere esperienze e riuscire a mettere a
disposizione degli altri ciò che si è maturato, possa essere di
grande aiuto reciproco. Tenere per se una bella "scoperta" è come
accendere una lampada e metterla sotto un tavolino. Sarebbe un
peccato :-)
In queste righe proverò a scrivere un pò di tutto: esperienze di
viaggi realmente vissuti, ma anche pensieri maturati in questo
bel viaggio che è la vita.
Buona lettura!! |
Uomini...
Portate fiori alle
donne!
Godi adesso!
Dedicata a tutti
quelli che hanno capito dov'è la bellezza, l'essenza della vita. A
chi non la spreca correndo dietro al denaro. A chi ha smesso di avere
paura, ed è diventato imprendibile. A chi ama. A chi risplende. A chi
vola alto come aquile. Tutto passerà, tutti saremo dimenticati. A che
serve dunque angosciarsi? Godi adesso, in questo magnifico lampo di
luce. Tutto il resto è inutile chiacchiericcio e rumore di fondo
Il piombo in oro
Che poi il Bene
funziona così: si infiltra silenziosamente tra le invisibili crepe dei
muri più ostinati. Trasforma lentamente la materia, la assottiglia fino
al punto che le sarà sufficiente un battito d'ali di farfalla per farla
crollare. Ama dunque, ogni volta che se ne presenti l'occasione non
lasciartela sfuggire e ama incondizionatamente! Perchè le anime a cui
hai riversato tutto il tuo bene forse un giorno se ne andranno, spinte
coraggiosamente dalla ricerca della loro vera Natura come è giusto che
sia. Ma se tu avrai colto l'occasione e le avrai amate fino in fondo,
sarai riuscito a trasformare letteralmente il loro ed il tuo piombo in
oro: solido, prezioso, incorruttibile dono per la Vita che verrà, e che
non sarà più la stessa di prima. Gli scenari cambiano, molti
incroceranno la tua strada e a quei molti tu non esitare, ama!
Getta i semi
Fare del bene senza
aspettarsi nulla in cambio, è come camminare su un sentiero e gettare
distrattamente dei semi alle spalle. Ti godi il paesaggio che hai
davanti e magari voltandoti vedi sorpreso un sentiero fiorito.
Pane e fuoco
Serve davvero poco
per avere tutto.
Statemi lontano!
State lontano da me!!... Voi che vedete sempre il bicchiere mezzo
vuoto, che amate farvi compatire con continue lamentele, voi... che
tutti ce l'hanno con voi! Voi, detrattori di sogni, vampiri di
bellezze che non meritate, voi che provate a riempire i vostri vuoti
incolmabili con le lacrime dei vostri nauseanti piagnistei. Voi che
amate biasimare voi stessi e trovate nell'autocommiserazione il rifugio
ideale per non aprirvi alla vita. Ecco voi, voi state lontano da me e
da chi, come me, ha invece accettato la sfida di esserci e di giocarsi
tutte le proprie carte, con in mano un bicchiere mezzo pieno e infiniti
appuntamenti presi con il futuro sulle pagine dorate dell'entusiasmo!
O se proprio lo desiderate, venite pure. Farò finta di ascoltarvi, ma
difronte a voi, sappiate che io sarò altrove.
Porta itineris dicitur longissima esse
Tutto raccolto dal mio minuscolo orto. Perché qualche mese fa mi sono
dato un appuntamento con il futuro: ho dichiarato "voglio mangiare
quello che dico io!". Allora ho zappato, sudato, seminato, atteso...
ed oggi mangio questa insalata dal sapore celestiale! Ecco, un
consiglio: anche se all'inizio costa fatica, iniziate! I romani
dicevano: "Porta itineris dicitur longissima esse" ossia la porta è la
parte più lunga di un viaggio. Qualsiasi cosa vi faccia piacere,
iniziatela a fare adesso, i frutti arriveranno.
Siate autonomi il più possibile
Il primo passo verso
la libertà è l'autonomia! E per essere autonomi, occorre imparare a
saper fare! Impara a coltivare la terra, ad aggiustare un rubinetto che
perde, a sostituire una lampadina bruciata, uno pneumatico forato....
Meno dipendi da qualcosa o peggio da qualcuno, più sarai libero!
Sporcati le mani! Ecco ad esempio a me piace toccare la terra, sentire
il suo profumo che sa di vita. Non farti eradicare dalle tradizioni. La
migliore enciclopedia sono il sapere dei tuoi nonni, degli "anziani", di
quelli che hanno percorso la strada prima di te, portando inoltre, nel
loro sangue, l'esperienza delle loro vite passate. Chiedi a loro! Fatti
insegnare, sii umile nell'apprendere, sii paziente. E poi sperimenta,
prova, riprova, senza fretta... Più cose saprai e saprai fare, più
diventerai indipendente e dunque più libero e vero padrone del tuo
tempo.
Pazzi dannati!
Venere e la Luna
sotto la costellazione della Bilancia... e c'è ancora chi, sotto questo
cielo, pensa a farsi la guerra.
La bellezza tornerà
La situazione è difficile perché abbiamo smesso di coltivare la
bellezza. Troppo impegnati a far girare la ruota del criceto, abbiamo
smesso di guardarci intorno, di realizzare le nostre opere, di prenderci
per mano e fare una passeggiata con noi stessi. Ma va bene così: il
seme ha bisogno del buio per mettere radici. I progetti più belli
nascono nel segreto. In un mondo dove tutto è diventato ostentazione e
"vetrina", tu compi i tuoi gesti più nobili nel segreto. La bellezza
tornerà.
Pioggia, Vento e Sole
Attraversare il bosco con la pioggia è un'esperienza da provare in
questa stagione di tarda primavera. Gli alberi sono carichi di verde ed
il rumore battente delle gocce sulle foglie evoca una sorta di musica
antica, fatta di acqua e vento.... acqua e vento... Può capitare poi,
che finita la pioggia esca un sole magnifico, sfolgorante. Ecco,
asciugarsi con questo Sole, sentire il caldo sulla pelle è al pari una
delle esperienze più belle che si possano fare. State in Natura, la
migliore prevenzione, la migliore cura!❤
La paura del bosco
Il bosco di ieri mattina a circa 1500 metri (monti Lepini). Vi stanno
dicendo che il bosco è pericoloso, che fa paura: meglio non andare, ci
sono orsi, vipere, cinghiali imbufaliti e lupi mannari!! Tutte
stronzate! Le uniche perversioni malefiche sono nella mente di chi vi
vuole far credere tutto ciò! Se entrerete nel bosco con la
consapevolezza di essere ospiti, e come tali vi comporterete, non ci
sarà da temere alcun male. Se volete veramente sapere come stanno le
cose, non ve le fate raccontare attraverso una cloaca di 50 pollici, ma
uscite ed andate a vedere di persona. Molte paure cadranno perché molto
non è come viene illustrato. E sarete uomini liberi. Godetevi il viaggio
non da passeggeri, ma da piloti!.
Datti un appuntamento con il tuo futuro!
Ti parlerò di uno dei molteplici aspetti della libertà. Se vuoi essere
libero, padrone e signore del tuo tempo (che poi è la vera ricchezza)
devi essere il più possibile INDIPENDENTE. E per essere indipendente
devi crearti la tua autonomia! Come?!... Dichiara la tua arte, diventa
un creatore. Studia molto, impara cose nuove, non tanto per acquisire
quante più nozioni possibili, ma per consentire a queste informazioni di
perfezionare ciò in cui riesci meglio. Di trasformare il lavoro in
opera. Il momento in cui diventerai consapevole di quanto vali, delle
tue enormi potenzialità, ecco, sarà quello l'inizio della tua piena
indipendenza. Hai un potere enorme, ricordalo sempre. Non lasciare di
punto in bianco il tuo attuale lavoro facendo un rischioso salto nel
vuoto, sarebbe da folli! Ma INIZIA ADESSO a fare ciò che ti piace fare,
in parallelo alla tua attuale attività. DATTI UN APPUNTAMENTO CON IL
TUO FUTURO! Opera su ciò che ti appassiona. Verrà il giorno in cui sarà
il tuo vecchio lavoro a lasciarti andare, perché sarà essiccato,
esaurito e finalmente potrai fare ciò che sei stato chiamato a compiere,
senza sforzo, con leggerezza ed entusiasmo! Padrone appunto del tuo
tempo. Libero. Indipendente. Inizia adesso, inizia adesso la tua
opera! Ogni lungo cammino inizia dal primo passo. Il tuo sapere deve
essere lo scalpello che lavora sul blocco di marmo per estrarne l'opera
meravigliosa in esso contenuta. Dichiara oggi la tua arte. Inizia
adesso, datti un appuntamento con il tuo futuro! ❤️
Mostrate senza indugi la vostra bellezza
Tutto intorno non ce n'era uno! Lui invece ha deciso di crescere qui, da
solo, in una fessura improbabile. Siate come questo papavero,
fregatevene e mostrate la vostra bellezza così, spontaneamente, senza
dover ricevere approvazione da nessuno! Siate fieri imperatori ed
imperatrici di voi stessi ❤️
Per guadagnare occorre operare, non lavorare
È arrivato il nuovo "giocattolo"... e via si riparte a studiare,
operare, progettare, creare!! Quando si crea con passione avviene un
fenomeno straordinario: non sei più tu a dover rincorrere il denaro, ma
sarà lui a cercarti! Quando si mette in pratica, cioè si da forma alle
proprie attitudini, sembra come che la Vita ti riconosca e lo riconosca
non facendoti mancare nulla. La sensazione è quella di cavalcare un'onda
con leggerezza, piuttosto che dare estenuanti sbracciate controcorrente!
Leggerezza che non vuol dire affatto superficialità, piuttosto impegno
per far si che, come fa lo scultore, venga rimosso il materiale in
eccesso per estrarre la statua, l'opera d'arte in esso contenuto.
Insisto molto su questo aspetto perché vedo molta gente intorno a me
lamentarsi per una situazione che sta subendo, ma non fa nulla per
migliorarla. Va bene fare ciò che al momento è disponibile, ma lo
sguardo dovrà essere sempre rivolto a ciò che veramente ci piace fare,
realizzare, creare! Non inseguite forsennatamente il denaro, come vi
hanno sempre insegnato perché difficilmente lo raggiungetete. Date
piuttosto forma alla vostra essenza e sarà lui a cercare voi!
Gennaio 2023
Versante ovest del Monte Gennaro. C'è un sole inaspettato che mitiga il
freddo vento dell'est. Tutto il resto è silenzio, rotto ogni tanto
dal gracidare di qualche cornacchia. Siamo nel dominio del basso,
tutto è apparentemente immobile, spoglio, inanimato. È l'Inverno, per
me così bello, interiore, meditativo. Ma è anche il passaggio di una
stagione, che puoi solo attraversare e vivere in tutti i suoi aspetti.
Però... però, poggiando un orecchio in terra, si ode una grande
bellezza, una danza, una musica profumata: sono i suoni della Natura che
sta facendo le prove generali per l'esibizione spettacolare
dell'imminente Primavera!
Prestate attenzione a quelli "strani"
State attenti a quelli "strani"... Quelli che improvvisamente
lasciano il gruppo per andare ad abbracciare un albero Quelli che
quando ci parlate, vi dicono almeno tre volte "grazie!", pronunciano
spesso il vostro nome e "buongiorno", "buonasera", "salve!" Quelli
che quando incrociano il vostro sguardo vi sorridono senza un
particolare motivo Quelli che "Salve, va tutto bene? Ha bisogno di
aiuto?" Quelli che vi poggiano una mano sulla spalla, infrangendo
spontaneamente ogni regola della prossemica Quelli che cantano a
squarciagola sotto la doccia Quelli che ridono spesso e fanno ridere
gli altri Forse, in fondo, la vera stranezza... è vederli strani ❤
Perchè rinnovarsi è necessario
La foglia nuova scalzerà quella vecchia. È stato e sarà sempre così. Che
senso ha, dunque, per la vecchia foglia aver vissuto, sfidato
inconsapevolmente ed inutilmente il freddo per poi essere scalzata? Ho
lavorato molto su questo aspetto, non trovando, per molto tempo, una
risposta o un senso che mi soddisfacesse. Poi però ho pensato che
senza quella foglia, tutta la Pianta sarebbe appassita! Ed invece essa
continua... e si rinnova... e purifica l'aria che la circonda. Dunque
il ruolo della foglia è fondamentale e noi non possiamo che comprendere
da essa il perché del nostro invecchiare per poi andarcene chissà dove.
Direi che ciò che conta, dunque, è dare il massimo in questo lasso di
tempo terreno. Sia beninteso, dare il massimo non è compiere opere
mirabolanti, ma portare a compimento l'opera che siamo stati chiamati a
realizzare. Per far ciò, occorre praticare "semplicemente" ciò che
rientra nel nostro "raggio di azione". Ad esempio, non riusciremo mai a
fermare una guerra, o parare le bombe che cadono dal cielo, ma possiamo
invece compiere atti di gentilezza, regalare sorrisi, aiutare chi
vediamo in difficoltà, abbracciare, consigliare, studiare per
migliorare... e così via. Dice... si vabbè ma le bombe chi le ferma??
Dunque mi ispiro di nuovo alla Natura: dovete sapere che sotto terra le
radici degli alberi comunicano tra di loro con dei segnali biologici ben
precisi, riuscendo a coprire distanze inimmaginabili! Ecco, come
fanno le radici, sono ormai convinto che se anche noi riuscissimo a
comunicare semplicemente con chi abbiamo vicino, con chi e con tutto ciò
che rientra appunto nel nostro limitatissimo "raggio di azione", avremmo
già compiuto l'opera che siamo stati chiamati a compiere. Perché tutto
si espanderà, nel Bene e nel Male, inesorabilmente. Ed allora forse
quel sorriso che abbiamo accennato sarà a sua volta donato e viaggerà
lontano. A noi la scelta affinché la vecchia foglia possa cadere dopo
aver compiuto ciò per cui è stata chiamata a vivere.
Ma si, lasciate andare...
Oggi l'orto mi ha insegnato un'altra cosa. Quest'anno ho provato a
lasciarlo molto... selvatico. Ho tolto pochissime erbe "infestanti"
lasciando che nascesse tutto ciò che la Natura decidesse di accogliere.
Ebbene, oltre a ciò che avevo coltivato, sono spuntati molti altri
ortaggi, compresi i meloni ed una piantina di iperico!! Questo perché,
per concimare, uso esclusivamente il compost ottenuto dagli scarti
alimentari e dai semi nasce di tutto!! L'insegnamento è che sforzarsi
per far crescere a forza una qualsiasi cosa, è spesso un inutile spreco
di tempo ed energia. Lasciate andare... non forzate, lasciate che gli
eventi semplicemente accadano. Non possiamo controllate tutto. L'arrivo
di una stagione non lo si può arrestare
Tutto torna
Ecco.. un esempio pratico di quando dico "stringere alleanze", sono i
miei amici che, avendo io un problema idraulico a casa, mi è bastato
alzare il telefono e sono venuti subito a risolvere la questione. Tra di
noi funziona così, ognuno mette a disposizione la propria arte senza
peraltro aspettarsi o pretendere che l'altro faccia lo stesso. C'è chi è
bravo con i tubi, chi con il cemento, chi con la meccanica, i numeri,
con l'elettricità e la ricompensa più grande è trovarsi insieme davanti
ad una birra dopo il lavoro! Insisto su questo modo di fare che
secondo me è l'unica chiave per uscire da questi tempi dominati dalla
sola logica del denaro. C'è una ricchezza molto più alta che è quella
appunto della condivisione, del mettere a disposizione la propria
conoscenza, condividerla, trasmetterla. Più impariamo, più cose sappiamo
e sappiamo fare, più ci rendiamo indipendenti. Ecco perchè il sapere è
stato sempre contrastato! Vi posso infine testimoniare che dando
gratuitamente, avviene come una specie di magia per la quale
inevitabilmente ti torna indietro qualcosa di cui hai bisogno, denaro
compreso! E' come seminare col sorriso di chi sa che nulla andrà perso,
provate. E può accadere, come mi è successo, che qualche tempo fa andai
a fare una ecografia per uno stiramento muscolare in un centro medico
dove non ero mai stato prima, con un medico gentilissimo mai visto e
conosciuto che alla fine mi da il reponso e al momento di pagare non ha
voluto nulla. Magia? Provate... date gratuitamente senza aspettarsi
nulla in cambio.
Ma quale "posto fisso!"
Nel 2010 lasciavo il "posto fisso"... decisione tanto difficile quanto
azzeccata! Che dire? ...ho vissuto molte altre vite! Ho viaggiato per
mezzo mondo da solo, con gli amici, con mio padre, con donne
meravigliose. Ho coltivato interessi che neanche sapevo di avere. Ho
incontrato persone, maturato affetti, passioni, interessi. Ho sentito
scorrere di nuovo quella linfa vitale, quell'entusiasmo che fa volare i
nostri sogni da bambini. Ho capito che il tempo è l'unica ricchezza che
abbiamo, tanto è vero che riesco a godermi la mia vita con un terzo
delle risorse economiche di cui disponevo prima della mia decisione. Non
che i soldi non siano importanti, ma lo è di più il mettere a frutto le
proprie passioni, evitando di rimanere impantanati ed imbrutiti dalla
routine di questa società falsa e dedita solo al profitto. Cambiare
si può, talvolta si deve. Non sto ovviamente incoraggiando a fare
scelte scellerate o incoscienti salti nel vuoto. Però una cosa mi sento
di suggerire: se non vi sentite soddisfatti sparigliate le carte,
mettete sul tavolo le attitudini di cui disponete, scopritene di nuove,
frantumate le abitudini, riconoscete ciò in cui riuscite meglio.
Tracciate una rotta sulla via dei vostri sogni ed aspirazioni e
coraggiosamente immaginate già di percorrerla. Ecco, a quel punto siete
già sulla strada nuova. Il resto lo farà la vita riconoscendo in voi il
coraggio di chi avrà deciso di partire, e vi aiuterà. Non tornerei
indietro per tutto l'oro del mondo, letteralmente parlando.
La Vita e il Dolore
Spero di non essere blasfemo... ma oggi mentre camminavo su un sentiero,
ho visto un crocifisso e riflettevo sul fatto se veramente il Creatore
di una Natura così perfetta, avesse scelto per noi una vita di
sofferenza... del tipo: "partorirai con dolore", "dovrai sfiancarti di
lavoro per poter mangiare", "guai a fare l'amore, è peccato", "appena
nato già hai un peccato originale"... il sangue, la corona di spine, i
chiodi.... Ma, chi l'ha detto??!!! Riflettendo bene ce lo hanno sempre
tramandato, inculcato, fatto accettare. E se le cose non stessero
effettivamente proprio così??! Vi svelo una mia confidenza personale:
verso i 40 anni piazzai delle belle cariche e5pl0sive su tutte le
fondamenta della mia vita che fino ad allora gli altri mi avevano
costruito (scuola, catechismo, TV...) mandando in frantumi le mie
convinzioni e dovetti riniziare a costruire tutto da capo! Una
faticaccia. Mattone dopo mattone, questa volta però secondo le mie
convinzioni, le mie personali esperienze di vita vissuta e mi sono
accorto che molto di quel materiale saltato in aria erano zavorre! Siamo
d'accordo, la Vita non è semplice, è un processo evolutivo, e come tale
obbliga a delle tappe davvero difficili per poter evolvere e progredire
ed io lo trovo un viaggio affascinante e meraviglioso. Perché dunque
appesantirlo con inutili fardelli, sensi di colpa, paure?? Perché?
In questo "restyling", credo molto di più ad uno Spirito allegro, che si
compiace dei miei piccoli traguardi, che è contento dei miei successi e
manda i suoi Angeli migliori ad aiutarmi nel cammino in salita (e quanti
Amici meravigliosi mi ha dato!!). Un Dio non sofferente, ma gioioso,
amico, complice, insostituibile compagno di viaggio! Ecco, quest'anno
vi auguro una rinascita in questo senso, un Natale... devastante!!
Possa la consapevolezza farvi mollare tutte le zavorre. Siate leggeri,
liberi, volate alto, godete della Vita con entusiasmo ed allegria!! Buon
Natale
Tutto può accadere!
Tutto può accadere! Come trovarsi, incastrata in una minuscola fessura
della roccia, davanti ad una piantina di iperico fiorito in pieno
inverno! Lei, che ama il Sole ed il caldo assoluto dell'estate!
Ostinata, caparbia... bellissima. Amici miei, ma che meraviglia è la
Natura!!? E quanto siamo ancora in grado, noi, di cogliere i suoi segni,
le sue manifestazioni spesso così surreali, bizzarre, creative,
illuminanti. Bisogna tornare prima possibile a "dialogare" con questo
Mondo da cui ci stiamo (ci stanno) allontanando; a saper "sentire"
nell'aria i messaggi di cui abbiamo bisogno. Perché queste informazioni
viaggiano così, nell'etere e solo uno Spirito "sintonizzato" con questo
Cosmo riesce a captarle. Le risposte ai bivi più importanti della mia
vita, le ho avute nelle lunghe passeggiate in riva al mare, o sui
crinali delle montagne. Spesso sono venute da sole, altre volte per
bocca di Amici, compagni di Viaggio. Sto abbandonando definitivamente
la parola "speranza". Non spero, ma invece creo! Non verranno Supereroi
o leader a farci felici, statene pur certi. Ci sei solo tu, e la tua
felicità, la tua realizzazione dipende esclusivamente dalle opere che
saprai mettere in pratica! L'era dei "leader" è finita, come quella di
qualsiasi intermediario o intercessore. Ecco, bisogna invece diventare
imperatori di se stessi, capi e responsabili diretti che conducano alla
pienezza ed alla realizzazione di tutti i nostri sogni, desideri.
Penso soprattutto ai giovani, ai quali stanno distruggendo l'ardire di
uno spirito creativo! Dico a voi ragazzi: ribellatevi cazzo! Non vi
accontentate di un insipido pasto di una anonima mensa, ma cucinatevi il
vostro cibo preferito! Non date retta a chi distrugge con una risatina i
vostri sogni di bambini! A chi deprime i vostri slanci e le ambizioni
dettate dalla sostanza di cui siete fatti e di cui la vita vi ha fatto
dono!! Il mondo non ha bisogno di criceti che girano nella ruota,
svilendo le vostre energie per realizzare i progetti di altri! Il mondo
ha bisogno di panettieri, di meccanici, di dentisti, architetti,
muratori!! Ha bisogno di quello per cui vi sentite chiamati a
realizzare! Allora, tornate ad ascoltare il bambino che è in voi.
Esaudite i suoi sogni, senza vergogna, con passione, con tutta l'energia
meravigliosa che avete e che vi auguro possiate presto... scoprire di
avere! E così, se ognuno di noi perseguisse i suoi desideri più
intimi è come se viaggiasse portato da una grossa onda piuttosto che
arrancare controcorrente e il Tutto concorrerà affinché si realizzino. E
sarà un Mondo migliore, e i miracoli accadranno veramente...
inaspettati, come vedere l'iperico fiorito in inverno.
Andare d'accordo con se stessi
Viaggiai da solo per settimane, macinando chilometri e pensieri. Perchè
la vera meta del "viaggio" per me è soprattutto raggiungere se stessi.
Nell'andare, ogni persona che incontri è come se tenesse in mano uno
specchio che riflette il tuo essere, mostrandoti le tue sorprendenti
capacità di relazionarti, di confrontarti, di sapertela cavare nel bene
e soprattutto nelle difficoltà. Impari così il rispetto per le usanze
altrui e ti convinci che la vera bellezza sta proprio nella diversità.
Quando arrivai in questo posto, sulle rive del Mar Nero, mi misi a
sedere, presi una birra e provai un senso di felicità sconfinato,
incontenibile. Il vero traguardo non era stato l'essere riuscito ad
attraversare i Balcani, ma essere riuscito ad andare d'accordo con me
stesso, a saper convivere con i miei silenzi per tutto il tempo, a
prendere decisioni in autonomia senza condizionamenti e scoprire risorse
in me di cui fino ad allora ne ignoravo totalmente l'esistenza.
L'avidità
Non hanno avuto grossi problemi a rubare il bottino. La loro caduta
avverrà il momento in cui dovranno decidere come spartirselo. L'avidità
non avrà pietà, saranno all'ora condannati in eterno.
Il viaggio
Era una bellissima giornata ormai più estiva che primaverile. Uscii per
fare una passeggiata in uno dei mie luoghi preferiti e sulla via del
ritorno, mi venne in mente
questo racconto. Tornai la sera e lo scrissi tutto di getto, senza
esitazioni, quasi come dettato.
Fuoco
I miei pensieri prendono voce con il suo crepitio... e io rimango
muto davanti a lui ad ascoltare
Testa alta!
Ci stanno riuscendo... ci stanno facendo chinare sempre più il capo
sui nostri mondi virtuali: teste basse, occhi di vetro fissi su uno
stupido display, emozioni costrette in un recinto di non-rapporti.
Eppure... se solo per un attimo tornassimo ad alzare il capo per
rivedere nuove mete oltre l'orizzonte e ancora di più... fino ad
ammirare di nuovo tutta la bellezza di un cielo così grande, così bello,
così assolutamente gratuito e vero.
I Lucretili
Sono la mia seconda pelle. I suoi silenzi profumati, la sua luce
calda, lo scricchiolare ritmico degli scarponi, montagne a est e il sole
a ovest che tramonta sul mare. Qui sto bene.
L'odore del grano
Giugno che gioca a fare marzo è pazzesco... l'odore del grano dopo
la pioggia, il vento fresco e questo Sole presente fino a tarda sera
dietro un cielo cobalto... amo questa Terra
Camminare
Svegliarsi alle 5, camminare nove ore per
percorrere un sentiero lungo più di 20 Km e affrontare un dislivello di
oltre mille metri... io non so spiegare "chi me lo fa fare". Come non so
spiegare le sensazioni che si provano attraversando un bosco prima
dell'alba, la rugiada, il fresco che ti entra nella pelle e il profumo
che riempie l'aria.
Poi improvvisamente il sole a est, il tepore, il caldo, i passi che
diventano respiro, i pensieri che sbiadiscono e ti permettono di sentire
finalmente il battito del cuore, e tutto quello che ha da dirti.
Una bellissima citazione
"Le persone più belle che abbiamo
conosciuto sono quelle che hanno conosciuto la sconfitta, la sofferenza,
lo sforzo, la perdita e hanno trovato la loro via per
uscire dal buio. Queste persone hanno
una stima, una sensibilità e una comprensione della vita che le riempie
di compassione, gentilezza e un interesse di profondo amore. Le persone
belle non capitano semplicemente; si sono formate."
E. K. Ross
Marocco 2015
Alla scoperta di Fez El Bali, la città imperiale più antica del Marocco.
In questo "fotodiario" racconto la mia intensa esperienza vissuta in
quattro giorni
(Clicca sulla foto per scaricare il foto-diario completo del viaggio)
Le ciliegie
Se Eva fosse stata tentata da una cerasa invece che dalla mela,
credo che anche il buon Dio l'avrebbe perdonata!!
Il tempo è la vera ricchezza
Non vi fate ingannare... la vera ricchezza non è avere denaro, ma il
tempo! Quando lavoravo in un posto fisso guadagnavo più del doppio di
quanto riesca a guadagnare adesso, ma le mie date "obbligate" non mi
permettevano di scegliere le tariffe più convenienti per viaggiare,
essendo costretto a muovermi soprattutto nei fine settimana, senza
contare le spese che dovevo sostenere per alimentare il "sistema" stesso
tra benzina, vestiti, abbonamento bus, medicine, ecc, ecc...
Il maggior tempo che ho a disposizione mi sta dando invece la
possibilità di pianificare mesi prima i miei viaggi risparmiando
moltissimo e permettendomi di poter realizzare la mia passione più
grande. Il tempo è la vera ricchezza!
(Isola di Boracay 26/04/2015)
Il coraggio
"Non ci sono percorsi più brevi da cercare, c'è la strada in cui
credi e il coraggio di andare"
San Valentino 2015
Uomini, amate le vostre donne. Amatele! Non è più tempo di promesse
disattese e responsabilità ritratte in inespressive mezze verità. O
tutto o niente. O "all in" o fuori dal gioco. O tirate fuori le palle
amandole incondizionatamente o meglio non sfiorare assolutamente le loro
Anime e rimanere in disparte, seduti al tavolino di un bar con un
bicchiere in mano.
I confini dell'amare
Sapete che c'è... comincio a pensare che non sia affatto vero che
dobbiamo amare sempre e incondizionatamente il prossimo "a qualunque
costo", come mi hanno sempre detto. No, esiste un limite ed è segnato da
quel perimetro entro il quale è contenuto l'amor proprio, la nostra
dignità personale che non può essere assolutamente prevaricato, da
nessuno! Il passo dall'amare a quello di rimanere depredati di quanto
abbiamo di più prezioso in noi è purtroppo breve e spesso subdolo,
inconsapevole ed il rischio grave è quello di dimenticare di amare prima
di tutto se stessi. Ho visto gente disarmata starsene inerme a mendicare
amore per paura di rimanere sola, pagando poche carezze con molti pugni
in volto o altrettanto dolorosi lividi nell'anima. Altro che
immolarsi... da certi cuori polverosi e aridi è meglio allontanarsi in
fretta "scuotendo la polvere dai nostri piedi"
Corteggiare la bellezza
Per raggiungere questi posti la sveglia mi ha buttato giù dal letto
alle 4.45. La bellezza non è quasi mai a portata di mano: va cercata,
corteggiata, guadagnata spesso con insistenza e determinazione. E se un
qualcosa ci piace davvero, dobbiamo avere il coraggio di alzare il culo e
andarcelo a prendere!
Sardegna, marzo 2015
Vedi una stradina sterrata, la prendi, dopo qualche chilometro ti si
apre questo paradiso e la radio ti passa a tradimento una canzone di De
Andrè... come un pugno diretto al cuore, come una carezza all'anima.
Quest'isola è simile ad una donna maledettamente bella, più la scopri e
più ti rapisce e più te ne innamori.
Paura
È quando si smette di aver paura che le cose accadono, spontaneamente.
Lungomare di Alghero 16/03/2015
Appunti
Rileggendo i miei appunti di viaggio, affiorano ricordi di volti,
incontri, annotazioni di luoghi dove ho passato la notte e luci soffuse
di spartane taverne bulgare...
Bulgaria 2012 in solitaria: 16
giorni, 1.700Km, 20 città visitate
Dagli appunti di viaggio del 24/05/2012:
E' mattina, stringo la nodosa mano dell'anziano padrone di casa a
Velingrad e punto verso Bansko. La strada è una vera tortura, buche
ovunque ed un continuo slalom sotto una pioggia battente. Arrivo verso
le 2 di pomeriggio affamato e con la pioggia che ancora insisteva. Nel
cercare una stanza dove passare la notte mi imbatto in una signora che
mi fa cenno di seguirla. E' una signora robusta, decisa, dallo sguardo
profondo, ma parla solo bulgaro. Percorriamo insieme qualche centinaio
di metri e finalmente mi mostra la sua pensione, un po fuori il paese.
Una bella casa. Mi fa vedere l'appartamento e mi da subito le chiavi. Il
figlio, Peter, dovendo uscire a comprare il pane, mi offre un passaggio
per andare a recuperare la mia macchina. Peter è un uomo di 43 anni,
gentile nei modi, parla un buon inglese.
Parcheggio e chiedo dove trovare una taverna: "è tardi, mi rispondono,
se vuoi puoi mangiare da noi". Accetto volentieri anche perchè la fame
iniziava a farsi sentire. La signora mi fa cenno che sarà pronto tra 10
minuti e ne approfitto per sdraiarmi un po. Scendo, mi portano subito
due belle birre, una zuppa calda, il tarator (una zuppa fatta con
yogourt, cetrioli, noci e aglio), polpette, formaggio, patate fritte,
pane a volontà e gli immancabili pomodori e cetrioli... tutto raccolto
dall'orto che coltivano sotto la loro casa e che la signora mi mostra
orgogliosa pronunciando in bulgaro tutti gli ortaggi che vi erano
seminati, annuisco, sorrido. Dopo aver mangiato, la signora si avvicina
col suo bicchiere di rakija e mi invita ad alzare il mio calice di birra
accompagnandolo con un sonoro Nazdrave (cin cin)!! Accende la tv su un
programma che trasmette musica bulgara e mi spiega il nome degli
strumenti che stanno suonando. Poi a gesti mi fa capire che ha insegnato
per 45 anni ed ora è in pensione. Interviene Peter che mi conferma il
tutto e restiamo a parlare insieme per più di un'ora. Spuntano anche il
figlio di Peter e sua nipotina Constantina di 5 anni, che timidamente mi
salutano e si nascondono dietro di lui. Spunta finalmente anche un raggio di
sole; saluto, ringrazio calorosamente e mi dirigo sul monte Pirin,
strada facendo bevo un caffè in un rifugio di montagna. Il ragazzo che
mi serve mi chiede da dove venga e sorride quando rispondo "Italia".
Proseguo fino a quando la strada finisce. Lo spettacolo è mozzafiato,
ricorda le nostre alpi, con una fragorosa cascata e boschi rigogliosi.
Faccio una camminata, respiro a pieni polmoni, quattro foto e ritorno a
casa.
La mattina dopo fa fresco, mi rimbocco il piumone. Il denso silenzio
viene piacevolmente interrotto dal canto del gallo sotto casa, a cui
rispondono in lontananza gli altri galli. Sento passare un gregge
di pecore, la voce del pastore che le guida... suoni che abbiamo
dimenticato, ma che infondono una pace infinita... Qui i ritmi sono
umani, scanditi ancora dall'alba e dal tramonto. Mi vesto e scendo a
fare colazione. La signora mi sorride, mi fa cenno che Peter ancora
dorme, ma già è tutto pronto! Yogurt, miele, pane, marmellata, uova
sode, caffè, tè, latte, una specie di mortadella e il sirene, un
formaggio bianco e secco simile alla feta greca. Non ce la faccio a
finire tutto, allora Peter, che nel frattempo mi ha raggiunto, mi fa
incartare il tutto e me lo fa portare: "this is biologic..." mi dice
sorridendo e facendomi capire in uno sguardo come siamo ridotti noi
europei "evoluti". "You'll don't find fresh food in Rila because of is
holiday... take this!"
E' ora di ripartire, sono tutti fuori la porta a salutarmi mentre vado
via con la macchina. Peter mi da le ultime indicazioni sulla strada da
seguire per andare verso Rila, ci scambiamo i numeri di telefono, la
mamma mi stringe la mano con tutte e due le sue, mi dice qualcosa in
bulgaro che Peter mi traduce dicendo che mi augura felicità con tutto il
cuore, poi mi mette dei fiori sul cruscotto della macchina. Ci
abbracciamo per un ultimo saluto. Salgo e punto verso Rila.
Gente di Montagna
Noi siamo gente di Montagna,
abbiamo imparato ad ascoltare i consigli dei silenzi delle vallate.
Camminiamo spesso controvento, il vento gelido del Nord che ci urla in
faccia.
Vestiamo a strati, perchè ogni situazione ha bisogno di adattamento.
Incrociamo spesso altri camminatori "in salita" e ci si salutiamo
con la netta sensazione di sentire alleggerito il peso che portiamo sulle spalle.
Guardiamo i fiori sul ciglio, ma non li cogliamo, perchè altri ne possano godere.
Dormiamo insieme e condividiamo cibo, odori, storie, consigli,
avventure, sventure.
Respiriamo veloci aria sottile, vergine, incontaminata.
Appendiamo la vita ad una corda, molto più sicura
del filo che ci tiene appesi quotidianamente alla vita.
Non esiste meta perchè ogni punto di arrivo
è allo stesso tempo un punto di partenza
ed il sole del tramonto che ammiriamo dalle piccole finestre dei rifugi al caldo del fuoco,
è lo stesso che domani ci scalderà nuovamente il cammino.
La sorpresa bulgara
Navigo in internet e in alto a destra ogni tanto mi fa l'occhiolino un
annuncio per un volo low-cost a Sofia. Va avanti così da qualche giorno
e siccome non sempre gli avvenimenti sono casuali... acquisto il
biglietto per la capitale bulgara. Leggo i forum, mi informo, scarico la
piantina e le attrazioni di questa città assolutamente sconosciuta. Il gusto dell'incognita
è dannatamente affascinante, quel gusto di partire da solo non sapendo
cosa potrà succedere, i volti che incontrerò, i luoghi, il cibo che
mangerò... so solo che è gennaio e in Bulgaria fa un freddo boia! Nessun
problema: carico (nel solo bagaglio a mano) tutti gli indumenti da
montagna e gli scarponi con i quali ho scalato le cime più alte. Si
parte! Arrivato a Fiumicino la tipa stron2a del check-in mi fa mettere
la valigia nel contenitore per verificarne le dimensioni... cacchio, le
rotelle sporgono e se voglio partire mi tocca sborsare altri 35 euri per
imbarcare il bagaglio... ci penso, mi scoraggio e mi assale la voglia di
ritornare a casa, il viaggio inizia male. Guardo la tipa stron2a e la
porta per andarmene, poi di nuovo la tipa e la porta... infine ripenso
al "gusto dell'incognita" e... ok, pago e vado! Giusto il tempo di dare
un'ultima occhiataccia alla tipa e mi imbarco. Il viaggio in aereo con
Wizz è puntuale, tranquillo e rilassante. Avevo letto di stare
attentissimo ai tassisti che avrei incontrato arrivando all'aeroporto di
Sofia, spesso abusivi e truffatori e dei quali mi ero fatto un'idea
terribile: me li immaginavo con la barba lunga, minacciosi e col
coltellaccio in vista!
Sorvolando Sofia, avevo studiato talmente bene la mappa, che già potevo
individuare i monumenti più importanti da visitare, facilmente
riconoscibili dalla loro cupola dorata.
Arrivo. Allo sbarco punto subito i "terroristi" che si avvicinavano
invece con discrezione inaspettata. Li ignoro, faccio il vago e
l'"esperto" e mi dirigo verso i taxi ufficiali (OkTaxi). Un'auto più che
dignitosa mi porta in via Ulitsa Verila, dove c'è il piccolo albergo che
mi ospiterà per tre notti.
Ciò che mi ha subito sorpreso della città, è la luce molto tenue,
soffusa, riservata. La stessa luce e la stessa atmosfera la ritrovo
anche nell'albergo. Qui la gente parla a bassa voce e gli arredamenti
sono scuri, ma non opprimenti. Il ragazzo alla reception è disponibile e
mi da i primi consigli sui luoghi da visitare, tracciandoli sulla
cartina. Sono proprio questi i luoghi che decido subito di vedere. Fuori
fa molto freddo, la città è quasi sempre ricoperta da una coltre di
nebbiolina ed i marciapiedi della via principale (Vitosha Blvd.) vengono
continuamente ripuliti dal ghiaccio e nevischio. La via principale è
ricca di vetrine che io definisco "standard": grandi marche, molti bar e
negozietti. Non amo particolarmente questa "omologazione" delle città e
subito il giorno dopo, preferisco tuffarmi negli odori e nel vero volto della
città: il
mercato! Una meraviglia fornita di tutte le chincaglierie possibili,
dove si respira sempre la genuina "natura" del luogo! La gente è umilmente
vestita, garbata, riservata e i giovani parlano molto bene l'inglese.
La sera si accendono le luci colorate dei locali. Si può entrare
liberamente ovunque. C'è molta musica e mi ha fatto piacere ascoltare
Jovanotti e addirittura Domenico Modugno! Si cena, si balla e si beve
birra spendendo davvero poco.
Non sapendo come funzionava, mi presento alle porte del primo locale.
Due energumeni mi chiedono qualcosa in bulgaro... io non sapendo che
rispondere allargo fiero le spalle, mostro uno sguardo deciso e dico la
prima cosa che mi viene in mente: "Italianski"! I due confabulano
qualcosa e poi mi fanno alzare le braccia!... Questa volta sono
spacciato, pensai, e già mi vedevo sodomizzato nelle prigioni umide...
invece i due mi perquisiscono molto superficialmente e mi spiegano in
inglese che lo fanno per accertarsi che non entrino persone armate!! Mi
bevo una birra, una musica techno viene sparata a qualche migliaio di
watt e mi fa vibrare la pancia, ma è piacevole. Giro qualche altro
locale sempre con buona musica e ragazzi allegri.
Il giorno seguente finisco il tour dei monumenti tra i quali la
bellissima Alexander Nevsky Cathedral e mi dirigo al centro turistico.
C'è da dire che qui tutto funziona bene! I locali sono puliti e la
disponibilità delle persone è massima. All'ufficio chiedo informazioni
sul monte che sta proprio a ridosso di Sofia: Vitosha. C'è una funivia
che porta fino ad un certo punto e da li parte un sentiero a piedi che
la signora mi sconsiglia assolutamente di fare in questa stagione... Si
fa sera, sento gli scarponi scricchiolare sopra la soffice neve, mi
piace. Qui mi viene facile riflettere, pensare. Poco lontano dal centro,
a sud della città, ci sono giardini molto ampi, con dritti viali
innevati lambiti da grossi alberi. Mi godo a fondo questa atmosfera
surreale, poco dopo trovo un ristorante e bevo un mezzo litro rosso per
scaldarmi un po. Sulla via principale un ragazzo mi esorta a entrare in
un locale: "just a look!" continua a ripetermi "no pay, no pay".
Incuriosito entro e mi accolgono subito quattro ragazze bellissime con
le tette al vento. Altre ballavano su una passerella... "ok, ok, I take
a tour of the city and come back" dico col mio maccheronico inglese al
ragazzo al quale allungo qualche spicciolo e mi allontano da quel
paradiso "spenna-turisti" ...ancora mi stanno aspettando
:).
Il giorno seguente decido di andare a vedere la montagna. Salgo sul taxi
e mi faccio portare alla base della funivia. Inizio la salita...
la persistente nebbia che avvolge la città lentamente si dirada e un
caldo sole spunta come per magia. La montagna è incantevole,
completamente ricoperta di neve! Arrivo estasiato con l'idea di prendere
un caffè e tornare giù... ma vedo che da li parte un sentiero che porta
fino al rifugio in cima e non so resistere. Non ho cibo nè acqua con me,
ma il tempo è bellissimo, non tira vento, c'è un sole meraviglioso e
vado! Anche qui le persone che incontri lungo il sentiero ti salutano
sorridenti. In montagna credo ci sia una specie di linguaggio
universale, solidale, che accomuna tutti i camminatori in salita... Dopo
un paio d'ore di cammino ho sete, fame e penso di desistere, ma il
panorama è talmente bello che decido di proseguire... un ultimo sforzo e
finalmente intravedo il rifugio sulla vetta del Cherni Vrah (the Black
Peak)! Entro stremato e sudatissimo. C'è molta
gente seduta che gusta strane zuppe calde. L'odore è buono e richiama
aglio e cipolla. Mi avvicino alla finestrella dove servivano il cibo. E'
esposto un menù tutto a caratteri cirillici e il povero tipo che
serviva, non riusciva a capire la mia voglia di cioccolato!
Fortunatamente ho un'intuizione e dico la parola magica: "Milka!". Il
tipo mi sorride e svelto mi appoggia una tavoletta di buon cioccolato
che divoro come fosse un panino con la porchetta!! Mi tolgo la maglia e
dalla piccola finestra sento il caldo sole asciugarmi le ossa. Mi siedo
al tavolo con altre persone e dopo aver mangiato e bevuto esco e ammiro
il panorama. Dall'alto si vedevano le vallate ricoperte di nebbia ed in
lontananza le cupole dorate di Sofia. Rimango in questo stato di
perfetta beatitudine per circa un'ora, poi riprendo la via del rientro
calmo come non mai. Lungo il sentiero prendo le cuffie ed ascolto "Le
onde" di Ludovico Einaudi... e mi emoziono.
Il giorno dopo si riparte prestissimo per Roma, il ragazzo dell'hotel
chiama l'aeroporto per informarsi da quale terminal partisse il volo e
mi spiega gentilmente. Faccio un'ultima passeggiata, mi bevo l'ennesima
kamenitza e mi ritrovo inevitabilmente a meditare ancora una volta sulla bellezza insita nel viaggiare.
Forse quel messaggio che appariva insistentemente non era casuale. Forse
"dovevo" visitare quei posti dalla discrezione e dal fascino inatteso.
Soffrire nel male, ma gioire
nel bene!
Ci sono spesso tempeste da affrontare e "mali" da vivere. E' nella
natura della vita e ne prendo atto. Oggi però vorrei portare
l'attenzione sui momenti in cui stiamo bene, quelli che paradossalmente
trascuriamo perchè riteniamo "normali". Quei periodi in cui non proviamo
nessun dolore, nessun pensiero particolarmente oppressivo... godiamo di
questi momenti! Se è corretto soffrire quando si sta male, credo sia
altrettanto giusto e corretto godere anche dei momenti "positivi", senza
colpe o addirittura paure che tali periodi durino poco. I momenti belli
durano quanto durano ed è bene quindi viverli a fondo quando ci
capitano, consapevolmente.
Istantanee dalla Grecia
L'alba di Igoumenitza
Il blu del mare che contende quello del cielo
Il tronco nodoso degli ulivi secolari, antichi guardiani lungo le strade
I venditori di miele a Dragano
L'anziano padrone di casa che alza il braccio per salutarci la mattina e
la sera al ritorno
La mussaka
L'Ouzo a fine pasto sempre offerto dai locali ed il calore dei loro
gestori
Il canto del gallo la mattina ed il belare delle pecore
Jimmy e i Pink Floyd sempre a palla
Le fastidiose vespe
Le insenature deserte, verdi e azzurre
I ristoranti in riva al mare
Lo yogourt col miele al bar sul bivio per Porto Katsiki
L'odore dei pini e della salsedine, della salsedine e dei pini
Gli occhi della mia compagna di viaggio, il più bel paesaggio (come
disse De Andrè)
I tramonti sopra Gialos
Il faro di Saffo
Il prezzo della Libertà
Molti mi ripetono: "beato te, sei libero, non hai pensieri...". Sappiate
che Libertà è una bestia difficilissima da domare. Se ti affidi al suo
volere ti conduce presto per luoghi oscuri dove è facile perdersi.
Libertà è oltretutto preziosissima e proprio per questo la si paga un
prezzo enorme, quello della solitudine e della "non condivisione", vi
sembra poco?! Una medaglia ha sempre due facce, la scelta dipende come
sempre dall'equilibrio dei pesi che poniamo sui piatti della bilancia e
dal prezzo che si è disposti a pagare.
La nebbia
E' inutile sforzarsi... il sentiero della vita è come quello dei monti
ricoperti di nebbia, si fa chiaro di volta in volta solo nel momento in
cui lo viviamo. Vedere oltre è impossibile...
Le mie montagne
I Lucretili sanno di elicriso tutto l'anno.
In estate il loro profumo danza insieme a quello delle ginestre
al ritmo che il vento decide.
Lo stesso vento che, alleato col tempo, modella la roccia
e gioca a dargli le forme più bizzarre come un bambino fa con la sabbia
bagnata.
Il respiro è lento, sottile, calmo all'attacco del sentiero.
Il sole ora è a est. Una bussola in tasca.
Il pane caldo nello zaino ha l'odore delle campane del paese,
delle chiacchiere dei vecchi, delle grida dei bimbi e delle bestemmie
nei bar.
Voci già lontane, ammutolite ora nel silenzio del bosco.
Qui regna qualcosa di miracoloso, di vergine, di intatto e inviolabile.
Qui sono ospite, lo percepisco chiaramente, malgrado i sensi, l'intuito,
l'istinto
siano oramai fiaccati dal vivere moderno.
Ora dunque è crepitio di rami e foglie sotto i piedi, voci di uccelli,
sole che filtra come spilli dai rami della faggeta e animali distratti
al pascolo.
Il sentiero sale, si perde, si ritrova e si perde di nuovo.
Il bosco a tratti si chiude serioso, cupo, mai ostile.
Il sudore bagna la via con gocce calde, le stesse che la terra filtra,
nutre
e restituisce nella fresca acqua di una sorgente poco più avanti.
Mi avvicino sempre con riverenza ad una sorgente. Da qui sgorga la vita!
Il viaggio riprende, il cuore batte forte per la fatica
e per l'emozione nel vedere la croce sulla vetta.
Pochi passi, pochi passi ancora anima mia!
E' fatta!!
Tocco la vecchia croce arrugginita,
il cuore come per incanto riprende immediatamente a battere lento,
lo sguardo si perde come i pensieri e come il tempo
che non ha tempo nella memoria di queste montagne.
Il sole volge a ovest, lo vedo, lo ringrazio, allargo le braccia
ed elevo la mia preghiera al cielo.
Oggi
Mi piace osservare il sole che si diverte a bucherellare qui e li le
indispettite nuvole creando delle cascate di luce, proprio come fa un
bimbo quando, ridendo, si lascia cadere un filo di sabbia dalle mani...
TIBET FREE!
自由西藏!
|
La storia si ripete. Un
popolo inerme, un popolo di pace da sempre in armonia con la
propria terra, sta per essere annientato fisicamente e
culturalmente.
Sono stato in Tibet nel 2007
(clicca per vedere le foto).
Un popolo meraviglioso, pelle scura sotto il cielo azzurrissimo
e nuvole che si possono toccare. I bambini mi salutavano e mi
abbracciavano incuriositi. I cinesi gli hanno tolto tutto, anche
il diritto di studiare. Mi fermavano chiedendomi di nascosto una
penna per poter scrivere, facendo il gesto con le manine!
|
I bambini, con quelle loro
dignitose camice. Li ho visti camminare a piedi per chilometri
prima di poter raggiungere la scuola più vicina e trasportare
covoni di paglia sulle robuste spalle per nutrire i loro
allevamenti. Sapere che su quei bambini che ho abbracciato si
sta alzando la mano della barbarie di un popolo senza scrupoli,
mi riempie di dolore.
Come si può essere così vili da sparare su una popolazione
inerme! Gente devota che percorre centinaia di chilometri in
preghiera per raggiungere Lhasa e devolvere il loro burro di yak
per alimentare le lanterne. Gente indifesa: monaci, uomini,
donne che chiedono solo di riavere la propria terra!
Il Dalai Lama non è stato ricevuto in Italia ne dal papa ne dal
nostro taciturno presidente della repubblica. Un bell'esempio di
cristianesimo, non c'è che dire.
TIBET LIBERO! SUBITO! 自由西藏!
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10 regole contro le troppe "EcoBalle"!
Va di moda la "monnezza", la natura comincia a bussare sulla spalla
di ognuno di noi ed a chiedere il conto per gli scempi che stiamo
facendo in nome dello sporco dio denaro. Era, è inevitabile. Come al
solito la soluzione deve arrivare dal singolo, dall'individuo, da me, da
te insomma. Ecco io che faccio:
1) La vera "raccolta differenziata" inizia al Supermercato: tutta la
plastica che compro è come se la prendessi dallo scaffale e la gettassi
nella discarica. Viva la saponetta che si consuma tutta! La prima scelta
è a monte, dalla "raccolta differenziata dallo scaffale", ma questo non
viene detto tanto apertamente perchè le lobby del petrolio si offendono.
2) Non acquisto tutto ciò che proviene dall'estero (leggo le etichette),
più km ha fatto la merce per finire su quello scaffale e più aria si è
inquinata con il trasportarla: se voglio l'uva a febbraio o le pesche a
dicembre sono un coglione. Più la merce ha viaggiato poco, più mi piace.
Se è della mia regione ancora meglio, se poi è del contadino della
cooperativa vicino casa siamo a cavallo: ogni frutta e ogni verdura ha
il suo tempo.
3) Per accorciare sempre di più le distanze di cui sopra... coltivo
direttamente 10mq di orto: insalata, pomodori, patate, carote, carciofi.
Quando non avevo l'orto usavo i vasi.
4) Circa il 30/40% dell'immondizia è fatta di "umido" cioè scarti
alimentari. Recuperando questi avanzi e mischiandoli con del "secco" si
ottiene un ottimo terriccio... che uso come concime per i miei 10 mq di
orto. Si chiama compostaggio, cliccando
QUI (manuale in pdf) ci sono le istruzioni.
5) Il restante 60 % si differenzia facilmente, una volta separato vetro,
carta e (poca) plastica rimane mezz'etto di immondizia al giorno. E le
ecomafie se la prendono "inderculo" (tanto per usare un francesismo): no
monnezza, no party!
6) E' passato un anno da quando ho installato pannelli solari
fotovoltaici per l'elettricità e solare termico per l'acqua calda: in un
anno ho pagato in tutto 60 euro di bolletta ENEL, qualche decina di euro
di GAS... ed ho incassato 900 euro di incentivi per la corrente che ho
prodotto. Bene, quest'anno mi farò le vacanze grazie al SOLE e non avrò
inquinato.
7) Il miglior mezzo di locomozione sono i nostri piedi, camminando si
bruciano grassi, ci si fortifica, non ci si ammala e non si devono
acquistare farmaci (P.S. farmaco deriva dal greco pharmakon e significa
veleno). Prendendo i mezzi pubblici si fanno conoscenze, ci si confronta
e si appaga il nostro istinto sociale
8) Bisogna considerare l'automobile come un lusso (e in effetti lo è!)!
Prenderla quando proprio non si può farne a meno. Io vado a lavorare con
il treno: leggo, dormo, ascolto musica, socializzo, penso, non mi
incazzo, evito incidenti, risparmio benzina.. ecc, ecc, ecc...
9) Educo i più piccoli al rispetto della natura. La sensibilità verso
Madre Natura deve essere un modo di vivere, un'attitudine fatta di buoni
comportamenti quotidiani, di azioni scontate. Una cultura che ha tanto
bisogno di crescere e di tramandarsi. Il mondo l'abbiamo in prestito,
come quando si va a fare un bel pic-nic nel parco e occorre lasciare
pulito come l'abbiamo trovato.
10) Il decimo ed ultimo punto è il più importante. Si chiama Buon Senso:
acquisto solo ciò che è indispensabile e di cui ho veramente bisogno! I
mass media lavorano incessantemente per "creare il bisogno". Sono degli
impostori e non gli credo, forse è per questo che più la merce viene
pubblicizzata (e la paghiamo noi) e più la guardo con occhio diffidente.
Non mi privo certo di sfizi e cose inutili, ma prima di acquistare mi
pongo sempre la domanda: "ma sta cosa, davvero ti serve?"
L'Area inaccessibile
Credo che si debba riservare una zona interna, un'area personale
assolutamente inaccessibile da nessuno all'infuori di noi stessi. Una
specie di bunker dell'anima interdetto anche alle persone che più amiamo
o agli amici più vicini.
Le "cose" intorno a noi cambiano, come cambiano i rapporti, il modo di
vedere le cose, il modo di relazionarci e di maturare. L'area di cui
parlo può dunque essere un rifugio dove trovare ancora risorse quando
anche il più bello degli amori svanisce o l'amico più caro ci tradisce.
Lo specchio degli Amici
I nostri veri amici, quando ci parlano, è come se avessero in mano
uno specchio. Per poter vedere la nostra immagine in quello specchio e
correggere gli errori che ci vengono mostrati (che grande occasione!),
occorre necessariamente possedere due attitudini fondamentali: una buona
dose di umiltà e molta consapevolezza.
Quella flebo chiamata TV
Pensare ci fa fatica e molto spesso paura. E così preferiamo drogarci
davanti alla televisione, dove i pensieri e le idee ci vengono fornite
già "precotte". Nessuno sforzo, nessun confronto... scambiamo la realtà
per quello che i TG ci dicono o la pubblicità vuol farci credere.
Attingiamo nutrimento, spesso velenoso, attaccati a quel tubo catodico e
smettiamo così di ragionare, di parlare con i nostri figli, di giocare
con loro.
Non odio la televisione, ma l'uso indiscriminato che se ne fa. Un mezzo
così potente richiederebbe una saggezza enorme per poter essere
correttamente gestito! Ma agli uomini di marketing che pensano solo al
profitto delle loro aziende, la parola "saggezza" fa quanto meno ridere.
Una meraviglia chiamata Italia
Il giorno che il Creatore, o chi per lui, fece l'Italia era davvero
ispirato! Ha piazzato questa perla ben protetta nel cuore del
Mediterraneo, circondata da mari bellissimi. Ha poi pensato agli amanti
della montagna e volle fare anche quelle, tra le più belle del mondo. "E
a chi piace la collina e fare i pic-nic??" si sarà chiesto... "bhè,
facciamo anche quelle... già che ci sono!". Non basta, ha voluto
insegnare ai suoi abitanti a preparare il cibo più buono della Terra e
oggi ogni Regione vanta le sue specialità! Non basta ancora.... "qui ci
vuole vino, musica e belle donne!" E voilà, ci regalò anche quelle! Poi,
non soddisfatto, ci fece crescere i Santi più santi che oggi si
ricordino e poi geni, inventori, navigatori, scrittori che tutto il
mondo ci invidia.
Di questa meraviglia chiamata Italia, purtroppo sempre mal amministrata,
amo due Regioni in modo particolare: la Sardegna e l'Umbria. La prima
così magnetica, misteriosa, forte. Amo i suoi colori, il suo mare e la
sua montagna con i profumi di mirto, l'onestà, l'accoglienza, la
semplicità e l'Amicizia eterna dei suoi abitanti. Considero invece
l'Umbria, con il suo cuore verdissimo, una Terra assolutamente mistica.
Ogni paese che visiti, anche piccolissimo, ti fa sentire sempre a casa
tua. E' una specie di "centro emozionale", un ristoro assoluto, di
rientro in se stessi, una pace da provare soprattutto quando viviamo
quei periodi in cui si ha voglia di serenità (e de na bella magnata).
La vita e il surf
Cercare di dominare quel mare impetuoso che è la vita è
impossibile, questo l'ho già detto... ma fare surf sopra le sue onde è
davvero molto divertente! Accetto volentieri quello che capita, se sono gioie
ne godo, se sono ostacoli ne approfitto per imparare a superarli e se sono
dolori, li uso per scoprire infinite risorse!!
Il Tibet e la terra
Questa foto è l'immagine più bella che mi riporto dal viaggio in Tibet.
Un bimbo che non chiede ne cibo ne soldi, ma una penna. Da quando la
Cina ha invaso questa terra meravigliosa, per i Tibetani è diventato un
lusso anche studiare. Ma di questa triste vicenda non ne voglio parlare.
E' troppo dolorosa.
La semplice gente di questi luoghi vive letteralmente di agricoltura
e allevamento. Fuori le nostre case noi parcheggiamo i SUV, loro gli YAK
e le mucche. Un legame fortissimo unisce questi uomini alla loro terra.
Li ho visti chinati a mietere il grano fin dalle prime ore dell'alba e
sempre pronti a sorriderti, alzando le nodose mani al cielo per un
saluto. Ho visto donne asfaltare strade sotto il sole a 5000 metri di
quota e bimbi di 6 anni portare fasci di grano dietro la schiena o fare
più di 5 km a piedi per raggiungere la scuola. Gli stessi uomini li ho
ritrovati nei tempi buddisti, venuti da chissà dove ad offrire burro di
yak per alimentare le lampade. Sulle cime delle montagne, file di
bandierine colorate che affidano al vento le preghiere. Un blu
intensissimo risalta le basse nuvole, l'aria è sottilissima. Tutto
intorno è una cintura di montagne innevate. Studia bimbo mio, fa che il
tuo Popolo possa essere presto di nuovo libero e possa prosperare
liberamente in questa mistica terra.
Incontri casuali
Non sono ancora del tutto convinto che gli incontri con gli altri siano
casuali. Se così fosse, mi risulterebbe alquanto difficile capire come
mai molte persone riescono a stravolgere o modificare in modo così
naturale il corso della nostra vita
Il porto dell'amicizia
Ci sono amici lontani fisicamente, ma che stranamente sentiamo sempre
vicini, in contatto, pronti a dare una mano in caso di bisogno. Mi piace paragonare
l'amicizia ad un porto e gli Amici alle grandi navi che fanno rotta
verso luoghi lontani. Capita di non riuscire a sentirsi per molto tempo, perchè così come ogni nave deve tracciare la sua rotta, allo stesso modo ogni
Amico, ogni
uomo deve vivere la propria vita. Ma il porto è immobile, sta li fermo,
sfida gagliardo il passare degli anni, sempre pronto a dare accoglienza
in caso di tempesta e di necessità.
I centri commerciali ed i criceti
Quando mio malgrado sono costretto a frequentare i così detti "Centri
commerciali", mi sembra di vivere come un criceto domestico. C'è
l'angolo per il cibo, quello per fare i bisogni, la luce artificiale e
le scale mobili al posto della ruota che gira. Mi fanno soprattutto pena i bimbi
disorientati ed eccitati da questa "palestra del consumismo". Se la Vita
deciderà di darmi dei figli, sicuramente preferirei portarli nei prati
per far vedere loro come è fatta una mucca vera, per vedere i cavalli
che corrono e sentirne la vera puzza del loro sterco.
Matrix e realtà
Arriva un momento in cui ti accorgi che il tuo modo di ragionare, di
pensare e di vedere le cose, non è altro che un enorme schema mentale,
un vero programma che ti hanno "caricato" fin da quando eri piccolo.
L'educazione a casa, a scuola, al catechismo ti ha portato a vedere le
cose sempre dallo stesso punto di vista e di conseguenza, il modo in cui
ti relazioni con il mondo esterno risente inevitabilmente di questa "formazione mentale".
Ebbene, quando arriva quel momento e ne sei consapevole, è giunta l'ora
di distruggere il "programma" e di iniziare a ragionare seguendo le tue
convinzioni, le tue esperienze ed il tuo istinto. Ci sarà da lavorare e
probabilmente da rifare tutto da capo,
ma questa volta la consapevolezza ti farà assaporare la Vita nella
sua pienezza.
Attaccamento, Paura, Tristezza
Mi piace molto leggere Tony De Mello. Questo grande uomo illuminato
sostiene che ogni tristezza ha origine dalla paura ed ogni paura ha
origine dall'attaccamento. Fateci caso, quando siamo morbosamente
attaccati ad un oggetto o addirittura anche ad una persona, viviamo nel
costante timore di perdere quell'oggetto o peggio quella persona. Questa
paura ci fa fare ogni sorta di sforzo per evitare la perdita e giorno
dopo giorno ci logoriamo inutilmente per "vigilare",
controllare o per apparire sempre più
"interessanti" dell'altro o più simpatico o più bello!
Zavorre, solo zavorre che non servono a nulla e a lungo andare non fanno
altro che intristirci. Probabilmente, quando quel grande rivoluzionario
di nome Gesù disse: "Se un uomo vi chiede il mantello, voi dategli anche
la tunica..." (o il contrario... non importa) voleva esprimere proprio questo concetto.
Credo che la via per la felicità sia molto più rapida senza queste
stupide zavorre.
La vita e il suo corso
Credo che la vita, per quanto a volte assolutamente inspiegabile, farà
comunque il suo corso malgrado noi ci sforzassimo per cambiarne la
rotta. Se ci troverà degni ci sorriderà, altrimenti ci volterà le spalle
e questo sia nella buona che nella cattiva sorte. Voglio dire che mi
trovo assolutamente d'accordo con il "prenderla come viene" anche quando
tutto sembra perduto e inutile. Molto spesso le cose non sono come
appaiono.
"L'amica ritrovata". Poesia per un'amica
[...]
Ce fu na vorta in particolare
che stavamo seduti su 'no scojo in riva al mare,
così mentre l'abbracciavo
je presi la mano indicando su ner cielo il volo d'un gabbiano
"Guarda bene quell'uccello amica mia"
"me piacerebe un giorno libberà così l'anima tua"
"la vita è tanto bella e troppo breve
pe vedella soffrì dentro na gabbia costruita co' le pene"
Ma l'amicizia me crebbe con forza e con ardore
sfociando in quel che erronemante noi chiamamo amore
Ero prorio partito, altro che sbandata
e speravo che ner mentre lei pure se fosse 'nnamorata
Alcuni giorni dopo co sta gioia ancora dentro
je scrissi con coraggio "complimenti, ner mio core hai fatto centro!"
Ma fece la vaga la commare non sapendo cosa fare..
Fu da allora che capii con un certo rancorio
che purtroppo m'ero fatto solo un film del tutto mio
e pe fini er pastrocchio, qui lo nego e qui lo dico,
come no stronzo je presentai er mio mijore amico!
E giù nottate fino al nascere del sole
a daje consiji su come potè fa breccia ner suo core
Te devo di che non mancarono le pene
ma è quello che tocca fa quanno a na persona je voi davvero bbene
Cresceva ancora forte er sentimento
quanno come 'n treno arrivò er trasferimento
Non sapevo se ride o se lagnamme,
so solo che quanno la salutai me misi a piagne
Speravo in quell'urtimo fine settimana
ma pure quell'incontro andò a puttana
E invece de 'na notte de baldoria
decisi de da 'n tajo a sta nostra strana storia
A sto punto c'hai davanti un bivio solo
o lasciasse andà ner baratro
o trovà la forza pe diventà n'omo!
Te cominci a chiede cosa si intede per amore
ma 'nte sforzà, tanto non esistono parole
Si ami davvero 'na persona e voi fa na cosa bella
la devi lascià annà senza trattenella
Nun te fidà de chi te dice "te vojo bbene"
se poi te 'nchioda l'anima colle sue catene
l'amore vole libertà, tiello sempre a mente
e non vive ner passato o ner futuro, ma godite er presente!
Tutto questo st'amica m'ha insegnato
e forse è più importante dell'amore ch'è mancato
pe tanto tempo nun ce semo più sentiti
ma pure senza voce sentivamo d'esse uniti
Dopo 'mpar de anni ce semo rincontrati
e come primo gesto ce semo riabbracciati
A vorte la vita ce fa cresce in modo strano
e quanno ce sentimo soli è invece la vorta che cià preso pe mano!
"Li paesi daa Salaria"
Quanno ch’eravamo regazzini
La domenica s’annava a Montereale
Co ddu bocce de vino e li panini
Er Jolly ce portava a sto paese gnente male!
Percorrendo la Salaria, nei pressi d’Antrodoco
Iniziavamo a mò di coro i primi sbocchi
E da lì, tutti noi cuggini a poco a poco
Con gran passione vomitavamo pure l’occhi!!
Pe tenecce a bada, er Sor Umberto e Mastro Pietro
Ce ne facevano de ‘mbroji…
Dar canto loro je rodeva già ‘r de ddietro
Pei cazziatoni presi dalle mogli!!
L’unica cosa bella in tante tribolazioni
Erano le sagre dei paesi co le loro tradizioni
Te sentivi rinato ner sentì quell’aria bona:
Nomi altisonanti come Rieti, Città Reale e poi Borbona!
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An certo punto pè noi finiva quella strada
Quanno ormai arivati a Posta, giravamo sulla destra
Mò che semo grandi proseguimo sta contrada
Ma i nomi dei paesi, si che ride, pare na giostra!!
Per esempio, ogni vorta sbatto er grugno
Nel capir come guadagnano la stozza
Quei poracci che abbitano a Bacugno
Per non parlar di quelli di Vetozza!
Chi abita a Torrita, è ovvio, fa il Bagnolo a
Scanderello
Facendo invidia a Terracino che per poco è senza mare.
San Tommaso, San Giorgio e Santa Giusta vorrebbero fa loro
pure quello
Ma essendo casti e puri vanno in processione su a Pagliare
Non voglio fare il Libertino evitando di crear con la zia
attrito,
ma se una parolaccia scappa, è perché son stato a Pito
Mi benedirò con l’Acquasanta e porterò a Pretare pure il
Peppo
Ma vorrei tanto saper chi cazzo ha dato il nome a Cavaceppo
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Studierò in Saletta a Castel di Luco,
come mai tanti paesi finiscono per "ano"
da ste parti sò fissati co sto bbuco
ne son prova Maltignano, Torano e Folignano
Colle Moresco!… E’ inutile che fai er Monte Gallo
rimpettito
Vivi dentro 'na Spelonga co ‘na Pozza piena d’acqua!
Invece de sta seduto Arlì co tutto quell’Umito
Faete na doccia calda cor sapone su a Vallecchia!
E lavate er Colloto, il Collalto e la Cervara
Che se Accumuli oltremodo purci e zecche
Cor cazzo te presento alla mia amica Rosara!
Potrai ar massimo fà Comunanza co le vecchie!
Me dicheno che ancora fai Lisciano a Giustimana nella
Macchia!?
Scatenerai na Controguerra e giù 'n paese addio alla pacchia…
lo sai che Amandola prima o poi te Mozzano er pisello
Ce penserà er Paggese, co na Vibrata de cortello!
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Lavora, invece, e studia le Novele con i suoi Capo di Rigo
Anche se te senti li Spinetoli ner core e l’anima stregata
Coi sordi guadagnati costruirai na Villa Nova e farai er figo
Su na machina veloce come na Favalanciata
Sta attento a Poggio d’Api che te pizzicano i caramba
Quelli te manneno alla Forca Canapine senza farsi Pretare
Una volta alla Centrale, co la schiena Arquata e a ritmo
di samba
Passerai un brutto Quintodecimo a ballare e saltellare
Se proprio c’hai le voglie vai a Fonte del Campo
Lì, come ad Ancarano, non stanno certo a perder tempo
Su ar Casale è pieno de donne, tra prelati, conti e duchi
O al limite, se voi esagerà, fatte un giro a Centobuchi!
Lorenzo 27/03/06
Il contenitore dell'amore
C'è una frase bellissima che ho letto chissà dove, diceva: "Più il
dolore scaverà il tuo cuore e più gioia potrai contenervi".
Il viaggio
Era una bellissima giornata ormai più estiva che primaverile. Uscii per
fare una passeggiata in uno dei mie luoghi preferiti e sulla via del
ritorno, mi venne in mente
questo racconto. Tornai la sera e lo scrissi tutto di getto, senza
esitazioni, quasi come dettato.
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